Teoria della relatività dei prezzi del vino

Esiste una formula per determinare il rapporto qualità-prezzo di un vino?
Ogni bevitore ne ha una che varia a seconda del proprio gusto, budget o finanche dello spirito d'avventura.
Per alcuni, una bottiglia di Pauillac Premiers Crû di una buona annata a meno di 500 sterline puo' essere un buon prezzo.
Per altri, una bottiglia di vino sullo scaffale del supermercato in offerta a 5 euro puo' rientrare nella stessa categoria.
Ci sono pero' alcune zone vinicole dove cercare l'affare e' piu importante che in altre. Tra queste, la piu famosa e' Medoc a Bordeaux, l'area con la piu alta densita' di vini pregiati al mondo. Anche chi non ha mai assaggiato uno Chateau Lafite, Margaux o d'Yquem deve riconoscere che questi rappresentano l'aristocrazia del vino.
Lo scopo di questo post e’ duplice, da un lato vogliamo segnalare quei vini che hanno una qualita' superiore al prezzo necessario per acquistarli, dall’altro vogliamo offrire qualche dritta ai consumatori che acquistano vini che provengono da queste zone.
Molto spesso questo significa allontanarsi dalla zona di comfort degli chateaux piu noti e spostarsi verso etichette meno familiari. Questo porta con se un dilemma affascinante.


Mettiamo che vi imbattiate in un Cru Bourgeois (categoria che si trova sotto i cinque livelli di crus classé decisi nella classificazione del 1855) che costi 28 euro, e che questo vino abbia tutte le qualita' organolettiche che ricercate nei vini di Bordeaux. State assaggiando un vino che ha poco da invidiare ad un cru classé, ma non conoscete affatto il produttore.
La settimana dopo, cena con amici al ristorante. Sfogliando la carta dei vini trovate lo stesso vino, ma subito sotto c'e' un famoso cru classé che sicuramente ecciterebbe tutti. Il prezzo e' anche onesto considerando quanto costerebbe in enoteca, tuttavia costa quattro volte il vino sopra. Cosa fate? Scegliete l'etichetta famosa scommettendo sulla sua reputazione oppure il vino meno rinomato che gia conoscete e che vi piace molto?
In tutta onesta' oggi scommettere su di un cru classé e' meno difficile di qualche decennio fa, il cambiamento climatico sembra aver giovato a queste latitudini e la maggiore conoscenza in vigna e tecnologia in cantina hanno fatto il resto. D'altronde il capitale per investire non manca grazie al circolo virtuoso di cui fanno parte: buoni vini, buone recensioni (voti), aumento dei prezzi sul listino, aumento dei profitti, aumento del capitale da investire per fare vini ancora piu buoni.


Tutto molto bello se si vuole acquistare vino da investimento, ma se si acquista per godimento questi sono i vini da evitare.
E' importante invece far notare quanto sia cresciuta la qualita' dei vini meno famosi, alcuni Cinquièmes Crus (Fifth Growth) non di rado vengono giudicati piu favorevolmente di alcuni Premiers o Deuxièmes Crus, senza che vi sia stato un corrispondente aumento dei prezzi.
Indubbiamente stappare un Premiers Crû da un brivido diverso, inoltre il loro successo tra speculatori e collezionisti di vino da investimento ha ingigantito questo sentimento, e la disparita' di prezzo tra i "top ten" e le decine di vini formidabili sotto di loro.
Chi vi scrive crede che il vino abbia una forza emotiva e sia fatto per essere bevuto, anche collezionandolo e aspettandolo.
Per questo motivo oltre a condividere di seguito alcuni vini con alto rapporto soddisfazione/investimento vogliamo anche evidenziare questo squilibrio.

Crus Bourgeois:

Chateau Cambon La Pelouse, Haut-Médoc

Chateau La Fleur Peyrabon, Pauillac

Chateau Le Boscq, St-Estèphe

Chateau Meyney, St-Estèphe

Chateau Deyrem Valentin, Margaux


Grands Crus classés:

CINQUIÈMES CRUS

Château Pontet-Canet, Pauillac

Château Cantemerle, Haut-Médoc

QUATRIÈMES CRUS

Château Beychevelle, Saint-Julien

Château Prieuré-Lichine, Margaux

TROISIÈMES CRUS

Château Calon Ségur, Saint-Estèphe

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